martedì 30 marzo 2010

30 marzo


Sant'Andrea, 30 marzo 2010, ore 10.00



 
"Tutti i sistemi, piccoli o grandi, non fondati sulla giustizia, possono sembrare invincibili, ma alla fine, immancabilmente, crollano. E' crollato l'impero dei mongoli, quello romano, il nazifascismo...crollerà, vedrete, anche l'Unione Sovietica. Figuriamoci se non crollano i piccoli regimi di paese..." (Carmelo Mandia, filosofo e teologo torinese, 1983)

venerdì 26 marzo 2010

Le migliori del decennio

Ideato, ma non voluto
"Il depuratore consortile...non siamo stati noi a pagarlo, ma noi siamo stati i promotori di quest'idea..." (Maurizio Lijoi, comizio in piazza Castello 20 luglio 2002)

"Intanto non accetto che mi si riconsegni una macchina (il depuratore consortile N.d.A.) che non ho voluto, ma soprattutto che non funziona..." (Maurizio Lijoi, "Il Domani" 12 gennaio 2008)

 Convento Liguorini
"C'è il rischio che il convento sia trasformato in struttura extra-ospedaliera...come amministrazione non siamo disponibili a questa soluzione" (Maurizio Lijoi, assemblea in Marina 23 marzo 2003; "Il Domani" 28 marzo 2003)

"Abbiamo agevolato la creazione di questa struttura che darà lavoro..." (Maurizio Lijoi, Consiglio comunale 24 ottobre 2003)

Pratiche avviate
"Ho avviato la pratica, come assessore delegato al ramo, per l'acquisizione della 'Piccola' delle FF.SS. per farne un centro sociale per anziani..." (Pino Stillo, assemblea pubblica 31 gennaio 2001)

Campo di calcio
"L'inizio dei lavori per il nuovo campo di calcio avverrà entro il mese di agosto" (Cristian Cosentino, Telesoverato, 6 giugno 2004)

"Il campo sportivo sarà realizzato negli spazi retrostanti la palestra; in questa direzione il C.C. ha già modificato la convenzione con la I.M.I.S. s.r.l., proprietaria del Villaggio Sant'Andrea" (Maurizio Lijoi, FMC 22 marzo 2005)

"Obiettivo strategico...la costruzione del nuovo campo sportivo comunale, nei pressi della palestra" (Programma Primavera Andreolese 2005, pag.9)

"...e la costruzione del nuovo campo di calcio, in Via A. Campagna, sulle aree di proprietà comunale..." (Programma Primavera Andreolese 2010, pag.5)

"Intendiamo organizzare un incontro di calcio (tra Catanzaro e Crotone) in occasione dell'inaugurazione dello stadio di Sant'Andrea che da qui a poco sarà costruito" ("Il Quotidiano" 30 agosto 2005)

Campus
"Sarà necessario, perciò, prevedere la realizzazione di un nuovo Istituto Professionale; posizionando, accanto ad esso, gli altri Istituti Scolastici [...] Palestra e Campo di Calcio... al fine di realizzare un vero e proprio "campus" studentesco di elevata qualità comprensoriale" (Programma Primavera Andreolese 2000, pag.2)

Carovane
"E' nostra intenzione organizzare carovane di tifosi per seguire le partite casalinghe del Crotone, ma siamo pronti anche a partecipare alle trasferte più importanti..." (Pino Stillo, "Il Quotidiano" 30 agosto 2005, inaugurazione del club del Crotone)

Eolico
"Occorre sviluppare la produzione di energia solare ed eolica" (Pino Commodari, "Gazzetta del Sud" 19 ottobre 2003)

Terriccio e crema
"...Nel nostro mare...non c'è assolutamente nessun inquinamento. L'ASL e la Prefettura hanno assicurato, dopo un prelievo, che si tratta di terriccio proveniente dai lavori del porto di Badolato..." (Maurizio Lijoi, comizio in piazza Castello 20 luglio 2002)

"...Non c'è assolutamente nessun inquinamento: la colpa è delle creme solari..." (Maurizio Lijoi, 3 settembre 2009, notizia dalla stampa locale ripresa dal blog "spiaggiadisantandrea")

Programmazione
"fino a prova contraria l'anno non finisce oggi. Per la programmazione c'è tempo fino alla mezzanotte del 31 dicembre..." (Pino Stillo, Consiglio comunale del 28 dicembre 2000)

Sportelli
"Abbiamo aperto lo sportello famiglia, con avvocato, psicologa, ecc. Attraverso questo sportello è stato possibile affrontare numerose problematiche..." (Maurizio Lijoi, comizio in piazza castello 20 luglio 2002)

Internazionalismo
"E' importante non chiudersi nei confini del proprio comune. Così ci siamo preoccupati dei problemi di Porto Alegre e ci siamo occupati del conflitto in Medio Oriente..." (Maurizio Lijoi, comizio in piazza castello 20 luglio 2002)

Politica estera
"Non condividiamo la decisione anglo-americana di attaccare l'Iraq..."
(Christian Cosentino, "Il Domani" 28 marzo 2003)

Lungomari
"Stiamo mettendo in atto la sistemazione e realizzazione del lungomare..."
(Pino Commodari, "Il Domani" gennaio 2006)

"E' vero che di lungomare stiamo discutendo per rendere fruibile questo tesoro ambientale..., ma la fase è ancora quella dell'elaborazione delle idee..."
(Maurizio Lijoi, "Il Domani" 29 marzo 2007)

"Per il lungomare sono stati assegnati i fondi P.I.T. per 240.000 euro..." (Maurizio Lijoi, FMC 22 marzo 2005)

Opere
"Abbiamo realizzato, fino ad oggi, 40 opere pubbliche di un certo rilievo..." (Maurizio Lijoi, Consiglio comunale del 16 marzo 2004)

Miliardi
"Abbiamo speso, per opere pubbliche già realizzate, ben 24 miliardi di vecchie lire..." (Maurizio Lijoi, Consiglio comunale del 19 maggio 2004)

Mirabilandia
"Una grande opportunità sarà la realizzazione nella fascia sottoferrovia, compresa tra la Via Lucifero e il Villaggio Sant'Andrea, di una Città dei Giochi, una piccola Mirabilandia, unica sulla fascia ionica." (Programma Primavera Andreolese 2005, pag.4)

Regali
"Il progetto della sistemazione del fosso Cupito l'ha fatto il Comune e poi lo ha regalato al Genio Civile" (Maurizio Lijoi, Consiglio comunale del 16 marzo 2004)

Evangelo
"Questa maggioranza ha deciso di dire ai cittadini: 'bussate e vi sarà aperto'..." (Pino Stillo, Consiglio comunale del 27 settembre 2001)

mercoledì 24 marzo 2010

Acquacoltura. L'affaire Montesi


Nei comizi di questi giorni risentiamo i tribuni di Primavera Andreolese dissertare, con la consueta onestà intellettuale, di acquacoltura.
Facciamo un passo indietro, per impedire, come al solito, che sia consegnata alla memoria solo una parte della "storia", quella gradita a lor signori.

Rispetto alla questione acquacoltura, l'ultimo ricordo  consentito dall'agiografia ufficiale risale al 1997, e contempla Pino Stillo e Pino Commodari mentre strepitano contro l'acquacoltura, citando De Gregori, in piazza e dalle pagine del Foglio di Militanza Comunista (cfr. FMC 25.05.97 pagg. 4/5). 
Eppure, costoro non sono esattamente gli ultimi arrivati, il "rinnovamento che avanza": la loro carriera di amministratori, al lavoro per il nostro bene, inizia ventidue anni or sono, con la lista della "Tromba". Eletti con quella lista, nel maggio 1988 (sindaco Samà), saranno vicesindaco il primo (fino alla cacciata, per lotta intestina), e assessore alle finanze (cioè al dissesto) il secondo.
Ma cosa c'era scritto, nel programma della "Tromba", a pag. 5, nel 1988? Ecco il riquadro originale:


"Riteniamo di grande utilità l'attuazione dell'impianto di acquacoltura prevista nel PRG...risposta concreta ai problemi dell'occupazione...S.Andrea punto di riferimento..." ecc.
Bisognava dunque fare l'acquacoltura, non verso Alaca come poi è stata fatta, ma direttamente al Vallone di Bruno, e non per opera di una cooperativa.
Chi era, allora, il benefattore che aveva proposto al Comune, perché fosse incardinato nel P.R.G., un progetto così convincente da essere considerato "risposta concreta ai problemi dell'occupazione", e come tale recepito nel programma della Tromba per le nuove elezioni del 1988? Ecco l'organigramma, preso dalle carte mandate allora al Comune:


Ed ecco la promessa, il pronostico, la buona novella: 29 assunzioni a tempo indeterminato, e 23.000 giornate annue a tempo determinato:


Se molte suggestioni di questo disegno suonano familiari, e ricordano da vicino il protocollo d'intesa e il correlato progetto preventivo di oasi naturalistica siglato tra Amministrazione comunale e Legambiente nell' aprile 2007 ("...Oltre che dalla famiglia Montesi, proprietaria della superficie interessata dal progetto di istituzione di area naturalistica, l’idea è sostenuta dall’amministrazione comunale di S. Andrea Apostolo dello Jonio, Legambiente ed Aiab [...] le ricadute occupazionali potranno essere comunque significative, in particolare si prevede l’impiego di guide storico-naturalistiche...corsi di formazione professionale...possibile costituzione di una Cooperativa..." eccetera eccetera) è perchè i protagonisti sono sempre loro: certi "amministratori", ieri trombettisti oggi primaveristi, da una parte, e la famiglia Lucifero/Montesi dall'altra. In un intreccio ormai antico, che agli andreolesi è costato caro, come sa bene chi si ricorda del cavalcavia realizzato al Vallone di Bruno al posto del sottopasso Cupito (per il quale le Ferrovie chiesero i danni al Comune), del capannone della “Sentinella” dei Lucifero, e del disastro (accettato senza battere ciglio) del taglio di migliaia di ulivi secolari ad “Unusa” e a “Taverna”. Un intreccio infine, e questo è solo uno dei paradossi, fattosi assai stretto, come si vede dalle carte, proprio nel periodo in cui si stavano arbitrariamente occupando i famosi 113 mila mq di terreno, quando fare tempestivamente il proprio dovere di amministratori, invece di ammiccare a questi disegni, avrebbe forse reso inutile la farisaica chiamata a un sit-in di protesta in costume da bagno vent'anni dopo.

Noticina finale: come faccio io ad avere queste carte? Risposta: le ho perché me le diedero loro, chiedendomi di parlarne alla Festa dell'Unità, in Marina, il 13 agosto 1988. Moderava il dibattito Cesare Ranieri. C'erano seduti accanto a me Vittoria D'Alò, Sergio Genco, Mimmo Frustagli, il sindaco Samà.  Credevano che avrei esclamato, assieme a loro, "Viva Montesi"! Invece dissi che restava "aperta la questione del latifondo, legato alla nostra storia come un tacco di oppressione e sfruttamento sul collo della nostra gente", e che "non potevamo dimenticare".
Don Primo Mazzolari ha scritto che chi non è rivoluzionario a vent'anni è senza cuore, ma, dopo i trenta, si rischia di essere senza testa. Io nel 1988 avevo ventidue anni, e, forse, un grande cuore. Però non mi hanno abbindolato. Neanche allora.

martedì 23 marzo 2010

Bocciati!



Programma elettorale di "Primavera Andreolese" del 2000, pag. 4:
"[...] è necessario...il completamento della sistemazione di Via Cassiodoro...con realizzazione di un campo di bocce..."

Programma elettorale di "Primavera Andreolese" del 2005, pag. 7:
"[...] rione Cassiodoro con la realizzazione in corso di un campo di bocce..."

Programma elettorale di "Primavera Andreolese" del 2010, pag. 9:
"[...] rione Cassiodoro (Largo degli Argagnari) con la realizzazione in corso di un campo di bocce..."

la "realizzazione in corso":


giovedì 18 marzo 2010

Caserma: detto...fatto!


Quando la caserma dei carabinieri riprese a "scivolare", nel gennaio del 2009, il sindaco si ricordò, dopo 8 anni e mezzo, che in quella zona, i gabbioni del 1951, spazzati via dall'alluvione 2000, non erano mai stati risistemati:



Certo, ormai era tardi per spendere meglio almeno parte del mare di soldi impiegati per collocare, tra l'altro, scale, rivestimenti, stradelle, recinzioni, aiuole, piazzette, pavimentazioni e lampioni, prima al Ciucero e poi al Ferraro. In ogni caso, egli si era lanciato nelle sue solite rassicurazioni (la fonte è sempre Santandreablog):

"la frana cammina e va fermata subito e definitivamente..." (24 gennaio 2009)

"partiremo subito con una verifica della situazione, poi daremo il via ai lavori" (9 febbraio 2009)

Come tutti sanno, passato un altro anno, questa è la conclusione:



Trattasi di trasferimento, si confida, "temporaneo". Ma gli andreolesi, di trasferimenti "temporanei", cominciano ad avere una discreta esperienza:

 

La proposta è di istituire, coll'ovvio patrocinio dell'amministrazione, una nuova solennità andreolese: il 18 febbraio quale "Giorno del trasferimento temporaneo". Un'altra occasione di festa, mentre scivoliamo, non guasterebbe.


mercoledì 17 marzo 2010

Dieci anni di alluvione

 
Cronologia essenziale di un'alluvione durato 10 anni:

1. Il 9 settembre del 2000 si abbatte sul nostro comprensorio un'alluvione tremenda, che provoca ingenti danni e diverse vittime;

2. Il 12 e il 19 settembre, attraverso due interviste rilasciate a TeleJonio, il vicesindaco di Sant'Andrea chiede un aiuto di almeno 20 miliardi per i danni subiti dal nostro comune;

3. A ottobre del 2000, Maurizio Lijoi (sorvolando sul suo essere sindaco già da un semestre, e sull'estate da poco passata in suoni e balli), pubblica su andreolesi.com  un dettagliato resoconto dei danni ingenti causati a Sant'Andrea "alle famiglie, agli agricoltori, alle attività commerciali...", precisando, tra l'altro, che  "i fossi e torrenti quali il fosso Cupido, il torrente Bruno ed il fosso Mirarchi...versavano in stato di abbandono...I tre fossi hanno provocato l'allagamento del Centro abitato di S.Andrea Marina...Sono state asportate le opere di difesa (briglie e muri) in località Cerasia, Liforusa, Regina, Macca, Ferraro...";

4. il 17 marzo 2001 si apprende dal sindaco, in consiglio comunale, che  la Regione Calabria, nel “rimodulare” i fondi per l’emergenza alluvione, ha sottratto a Sant'Andrea la somma già assegnata di £. 6,5 miliardi. Il vicesindaco ipotizza, quale motivo di questa rimodulazione, un articolo apparso su “Il Quotidiano” del 1 febbraio a firma di Pino Commodari, all'epoca segretario provinciale di Rifondazione, il quale, denunciando una spartizione clientelare ed elettoralistica dei fondi per l’alluvione, aveva definito l’assessore ai LL.PP. ed il presidente della Regione “duo pontieri Chiaravalloti-Misiti”.

5. Il 1° settembre 2001 si svolge, a Soverato, una “Conferenza dei servizi” fra i sindaci del comprensorio e le autorità provinciali e regionali, per fare il punto della situazione ad un anno dall’alluvione. Il sindaco di Sant'Andrea, e il suo capogruppo Commodari, inscenano una protesta contro le autorità presenti alle quali rimproverano di avercela con Sant’Andrea per avergli assegnato solo 4,5 miliardi dei 28 richiesti. L’Assessore regionale ai LL.PP. Misiti, dopo essersi sincerato dell'identità dei due ospiti protestatari, prende il fascicolo di Sant’Andrea ed inveisce contro il sindaco, unico della zona a non averlo mai importunato con richieste di alcun genere, dicendogli che non ha titolo per lamentarsi in quanto totalmente inadempiente, sia per quanto riguarda i progetti delle opere finanziate, sia sulle richieste dei danni alluvionali da parte dei cittadini. Dopo un collerico intervento, entrambi sono invitati a lasciare la sala, cosa che fanno senza indugio, tra lo sbalordimento (e qualche risatina) dei molti amministratori della zona presenti; 

6. La minoranza di Civitas ritiene necessari interventi diffusi, a cominciare dalla sistemazione di tutti i fossi che attraversano l'abitato, e offre la propria disponibilità a collaborare per valutare assieme le priorità su cui intervenire con il finanziamento assegnato. Primavera Andreolese respinge l'offerta di collaborazione: unico caso nel comprensorio, è la sola Giunta a decidere di intervenire (e come intervenire) al "Ciucero" e al "Ferraro";

7. Il 7 settembre 2004 dalla Regione giunge al sindaco un ulteriore sollecito a voler finalmente istruire le pratiche per i contributi ai privati che hanno subito dei danni. Si rivelerà vano e senza esito;

8. Per le elezioni del 2005 il programma di Primavera Andreolese assicura, a pag. 7, "massima attenzione per la raccolta e smaltimento acque del quartiere Mirarchi, al fine di evitare che si ripeta quanto accaduto con l'alluvione del 2000...";

9. Il 21 aprile 2007 la "Gazzetta del Sud" annuncia per Sant'Andrea un finanziamento regionale di 1.075.000 euro. Il 24 aprile su "Il Domani" si precisa che l'amministrazione utilizzerà questi fondi "nella bonifica dei torrenti Alaca e Salubro, ma con interventi anche sul fosso Cupido che attraversa il centro abitato di Sant'Andrea marina". Il 5 settembre 2007 un articolo di Teresa Aloi su "Il Quotidiano" afferma che la Giunta comunale guidata da Maurizio Lijoi ha approvato un progetto che prevede, con il 1.075.000 euro, lavori di risanamento per Alaca e Saluro "nonché la sistemazione della vecchia strada Borbonica". "La realizzazione di quest'opera - afferma il capogruppo di Primavera Andreolese Pino Commodari - è la dimostrazione dell'attenzione e della sensibilità che quest'amministrazione possiede nei confronti dell'ambiente e soprattutto conferma la sua grande progettualità";

10. Ad agosto 2008 la situazione dei fossi è peggiorata. Il Cupito in particolare, occupato da canneti, alberi, sabbia e vegetazione, in base alle verifiche della Regione, come riporta la stampa locale, è una zona ad altissimo rischio, anche per l'incolumità delle persone;

11. il 5 settembre 2008, dopo una raccolta di firme di cittadini esasperati, il sindaco fa sapere alla stampa locale che già il 30 maggio ha chiesto al consorzio di bonifica un intervento di pulizia del Cupito; il 13 di settembre annuncia che, in virtù di un sollecito, dovrebbe essere avviata la pulitura;

12. il 13 gennaio 2009, dopo l'ennesimo nubifragio, si fanno le stime dei danni. Il blog Spiaggiadisantandrea parla di "disastro annunciato". La caserma dei Carabinieri comincia a muoversi verso il basso: ci si ricorda che i gabbioni di contenimento sono stati spazzati via nel 2000 e mai risistemati;

13. Settembre 2009: in località “Mirarchi” di nuovo cantine e seminterrati allagati e fango dappertutto, così come in località Fego. Diversi esercizi commerciali e magazzini sulla statale 106 si riempiono di detriti. I fossi Carenci e Quadro invadono la statale. Nel centro storico manca l’elettricità. Il Cupito scavalca il muretto del pontino ed invade la 106, inondando poi anche la linea ferroviaria. La spiaggia si riempie di arbusti, canne ed oggetti di ogni tipo;

14. Febbraio 2010: si sgombera la caserma dei Carabinieri;

15. Marzo 2010: viene pubblicato il programma di Primavera Andreolese per le imminenti nuove elezioni che prevede, tra le altre cose, "una razionale ed efficiente condotta di convogliamento delle acque piovane che scaricherà nel Cupito...la massima attenzione, anche, per la costruzione di un nuovo canale di raccolta e smaltimento delle acque piovane provenienti dalla parte alta del quartiere Mirarchi, che dovranno essere convogliate direttamente nel torrente Bruno...". Siamo tutti più tranquilli. 

martedì 16 marzo 2010

Chi specula sul bisogno di lavoro


Con un'interpellanza del febbraio 1997 (cioè sostanzialmente 14 mesi dopo l'insediamento dell'amministrazione Cosentino) l'allora movimento “Governo Comune” inaugurò una campagna secondo la quale i posti vacanti, nella pianta organica comunale erano addirittura 11, mentre l’amministrazione del tempo non voleva, chissà poi perché, procedere alle assunzioni.
Ad agosto del '98 il movimento diffuse anche un opuscolo dettagliato intitolato “Assunzioni: si continua a perdere tempo”. Proclamava Governo Comune: “gli undici posti di lavoro disponibili in Comune non hanno presentato, fino ad oggi, quel carattere di priorità che noi gli abbiamo riconosciuto e continuiamo a riconoscergli…”.

Chiuso il dissesto a fine 1999, e chiusa, ad aprile 2000, l'esperienza dell'amministrazione Cosentino, si inaugurò il decennio delle "priorità riconosciute": il programma di Primavera Andreolese del 2000, infatti, prendeva l'impegno, a pag. 5,


"per la copertura in tre anni di tutti i posti liberi e disponibili in pianta organica attraverso assunzioni a tempo indeterminato e comunque, per quelli a tempo determinato, mediante il ricorso all'ufficio di collocamento...".
Cinque anni dopo, queste parole avevano già rivelato la loro natura di demagogia al vento: senza problemi di dissesto, ed essendo intervenuti diversi pensionamenti, se la panzana dei posti vacanti in pianta organica fosse stata una cosa seria, il loro numero sarebbe addirittura aumentato. Viceversa, di "posti disponibili" nel programma di Primavera Andreolese del 2005 non c'è traccia. Appare invece, al capitolo "lavoro" (pag. 3) la fantastica "Mirabilandia", la città dei giochi da realizzare accanto al Villaggio Sant'Andrea.

Oggi, mentre rifanno lo stesso giro, basterebbe questa storia per dare un giudizio definitivo sul loro modo di intendere e fare la politica. Sulla loro arrogante strategia, spinta fino alla speculazione più triste, quella fatta su un diritto e un bisogno fondamentale come il lavoro. E basterebbe guardarli in faccia, dopo dieci anni, e ricordare. Rendersi conto di esser stati presi per i fondelli, e insultati. Una volta, due volte, più volte. Troppe volte.

martedì 9 marzo 2010

La vera fine dei contributi postalluvione


Ecco un interessante documento che spiega perché, solo a Sant'Andrea, tra i tanti comuni colpiti dall'alluvione del 2000, i cittadini danneggiati non hanno avuto un centesimo.
Naturalmente, i paladini del buongoverno si sono..."dimenticati" di renderlo pubblico. Tuttavia, in nome della santissima trasparenza, si potrebbe adesso stamparlo da qui, e regalarne una copia a tutti quelli che avevano fatto domanda:


"La S.V. - scrivono dalla Regione al sindaco - ha comunicato che avrebbe provveduto [...] a tutt'oggi...non è ancora pervenuta alcuna nota di riscontro..." ecc. ecc. 
La nota assegnava ancora ulteriori trenta giorni, e si chiudeva comunque con una dichiarazione esplicita di disponibilità "per ogni eventuale possibile collaborazione" in caso di istruttorie ancora in corso.

Andò a finire......come sempre!


domenica 7 marzo 2010

Excusatio non petita...

  



domenica 28 febbraio 2010

Cartelli...


... musica e canto nella Calabria magnogreca e luoghi della memoria etnografica? Qualsiasi cosa sia .....

domenica 21 febbraio 2010

Dynasty


Da "Elpis" n.21 del 23 marzo 2008:


lunedì 25 gennaio 2010

PD: Partito Disastrato


"PD: Partito Disastrato". Così titolava, qualche giorno fa, il "Fatto Quotidiano", giornale di Padellaro, Travaglio, e compagnia. Una definizione che sarebbe azzeccatissima nel nostro ambito locale, se tutta la faccenda legata al PD nostrano non fosse di per sè così patetica da risultare insignificante ben al di là del suo essere questione di sperdutissima periferia.
Cerchiamo comunque di ripercorrere la breve (e triste) storia di una sigla che, presumibilmente, sarà quella utilizzata per infinocchiare ancora una volta gli andreolesi.
Gli auspici non erano dei migliori fin dai primissimi esordi. A dicembre 2004 la stampa locale dava notizia di un congresso DS a Sant'Andrea "controcorrente rispetto alle altre sezioni del comprensorio" con la vittoria della mozione Mussi (illustrata da Sergio Genco) su quella Fassino per 25 a 4. Tra gli amministratori, Maurizio lijoi e Pino Stillo venivano eletti, o riconfermati, per far parte, assieme allo stesso Genco, del direttivo ("Il Quotidiano", 24 dicembre 2004).
L'11 febbraio 2007, sul nuovo giornale "Antares", Giuseppe Ammendolia si poneva una serie di intelligenti domande, e manifestava una serie di dubbi, tra l'altro sul perché non si fosse "già incominciato a promuovere all'interno dei partiti il pieno coinvolgimento dei giovani e delle donne"...per concludere che "fin quando saranno solo i vertici dei partiti a concedere questo spazio difficilmente vedremo un cambiamento del modo di fare politica..."
Di passaggio, sempre su "Antares", il 4 aprile 2007, Alessandro Dominijanni titolava "Congresso DS: quale futuro?", e nel dare notizia dell'ultimo congresso DS andreolese (con la nuova vittoria "in controtendenza": Mussi-Fassino = 19-3) già intonava il de profundis al nascituro PD "che di sinistra e di socialista avrà poco o niente".
Il voto ripetuto in controtendenza, e tanti altri segnali di questo tipo, non erano certo dovuti a coincidenze o libere riflessioni. Tutto lascia pensare che i maggiorenti avessero già deciso le future strategie. Pino Commodari consegna al suo "Foglio di Militanza Comunista" del 23 aprile 2007 i suoi desiderata e il suo sollievo:



"Fortunatamente non ha goduto di grandi entusiasmi e adesioni...ciò lascia ben sperare per il futuro della stessa amministrazione comunale...scampato pericolo...ci stiamo attrezzando a mantenere, nel rinnovamento più radicale, l'attuale coalizione..."
A parte il lapsus del "rinnovamento più radicale", e quello che gli fa dire "coalizione" invece di "potere", il messaggio, e la strategia, sono chiari: chi venisse senza essere convinto del dogma dell'immacolata preziosità dell'amministrazione sarebbe un "destabilizzatore".
Assistiamo dunque, nei mesi seguenti, allo spostamento dei pezzi grossi dell'amministrazione in Sinistra Democratica. In questo periodo viene organizzato un incontro pubblico con Nuccio Iovene nella sala consiliare, ed è possibile vedere il sindaco di Sant'Andrea seduto in prima fila assieme al suo vice, in incontri che Sinistra Democratica tiene nel comprensorio e che vengono ripresi da TeleJonio.
Un quadro drammatico di questa situazione lo offre sempre Giuseppe Ammendolia, futuro segretario PD. Ancora su "Antares", il 24 giugno 2007, in un lungo articolo significativamente intitolato "in mezzo al guado" (nel riquadro) rendiconta che "la maggior parte degli iscritti ha aderito alla mozione Mussi e partecipato alla costituzione di...Sinistra Democratica. Il partito perde la parte più rappresentativa dei suoi componenti, cioè il segretario, molti dirigenti e tutti gli appartenenti all'amministrazione comunale.."

"Lo scenario - prosegue Ammendolia - poteva essere ancora più desolante  se alcuni esponenti del vecchio 'Correntone' non si fossero all'ultimo momento e inaspettatamente ricreduti..."
Cosa era successo? Semplicemente un "contrordine compagni". I grandi strateghi si accorgono che questo spostamento in massa verso un movimento all'inizio sopravvalutato, comporta una perdita di terreno, e rischia di lasciare troppo spazio a chi si ostina a ritenere che quella attuale sia una delle peggiori amministrazioni comunali della storia repubblicana. Inoltre, mentre il PD, fuori da Sant'Andrea ombelico del mondo, comincia a prendere forma per davvero, rischia di venir meno la sigla privilegiata per far finta di fare politica e buona politica. Così scatta, progressivo e disinvolto, l'ennesimo "contrordine compagni", simile a tanti già visti. Il sindaco, con la "scioltezza" che lo contraddistingue, tiene un comizio in piazza: si presenta come socio fondatore del PD della prima ora, e informa anzi che è lui che deciderà a chi sarà o non sarà consentito di entrare. I militonti che diffondono il verbo per strada vengono immediatamente indottrinati: di "equivoco", non di "contrordine", si tratta: Mussi non aveva spiegato che voleva fare una scissione! E che diamine, le scissioni non si fanno: extra ecclesiam nulla salus! La conclusione dell'articolo di Ammendolia, poi arruolato come segretario, ha il sapore di un triste presagio: "comunque vada sarà utile che il Partito democratico non venga considerato da qualcuno come terra di conquista...a scapito del nuovo corso...dovrà essere un partito plurale, con un nuovo modo di fare la politica caratterizzato da trasparenza e partecipazione dalla base, superando le ormai consolidate nomenclature di partito..."
Come finisce la storia? Basta leggere l'articolo apparso sulla "Gazzetta del Sud" il 23 gennaio scorso:


"senso di responsabilità", "gesto forte" per dare una "scossa", "condizioni per proseguire con 'maggiore serenità'", ecc. Insomma: peggio di Ciro Ferrara.
Per la "trasparenza", il "nuovo corso", il "nuovo modo di far politica", e il superamento delle "consolidate nomenclature", invece, aspettiamo la prossima volta!


sabato 9 gennaio 2010

Parole (e lamiere) al vento


Questo era l'annuncio del 28 aprile 2009, qui ripreso da SantandreaBlog, che vale la pena di leggere per intero: 
"L’obiettivo di lungo corso - raccontava lo spot - è quello di realizzare un Centro per il canto e per la musica popolare della Calabria magno-greca e luoghi della memoria etnografica” là dove adesso c’è la struttura della ex scuola media, in pieno centro storico. Per iniziare a rendere concreto questo progetto, al Comune di S.Andrea Jonio è stato concesso un finanziamento Apq di 500mila euro, con decreto del Dipartimento N. 8 Urbanistica e Governo del Territorio della Regione Calabria, N° 6642 del 24 aprile 2009, nell’ambito del bando pubblico per la selezione di interventi relativi a “Progetti Integrati per la riqualificazione, recupero e valorizzazione dei Centri Storici della Calabria” - Delibera Cipe 35/05 Apq “Riserva Aree Urbane” e Delibera Cipe 3/06 Apq “Emergenze Urbane e Territoriali”. Un bando al quale il Comune di S. Andrea ha partecipato assieme al Comune di Isca Jonio, San Sostene e Davoli, costituitisi per l’occasione in associazione di Comuni. Per gli altri paesi, i finanziamenti sono stati rispettivamente di 400mila euro per Isca e Davoli e di 430mila per San Sostene. Un totale, insomma, di un milione e 730mila euro. “Con questi 500mila euro – ha spiegato, estremamente soddisfatto, il sindaco Maurizio Lijoi, che ha seguito la pratica assieme all’assessore al turismo Christian Cosentino – potremo iniziare a recuperare quell’area urbana, realizzando un’opera importante per il nostro territorio, che va nella direzione di valorizzare il suggestivo borgo andreolese”. Il progetto complessivo – curato dall’ing. Francesco Papaleo – prevede il pieno recupero della struttura, con l’adeguamento degli spazi interni alle esigenze di quello che diventerà un vero e proprio centro al servizio della musica, anche con la realizzazione di un auditorium. Un’idea nata alla luce della presenza sul territorio andreolese di diverse associazioni che ruotano attorno al mondo della musica, popolare e non, che si muovono attraverso ricerche, manifestazioni e coinvolgono un numero sempre crescente di persone."

Non si tratta soltanto della consueta pubblicità ingannevole da cui siamo stati sommersi in questi anni (oasi naturalistiche, biblioteche interplanetarie, fiumare navigabili, lungomari a tre corsie, università dell'ambiente, accademie dell'olio ecc.). Non è solo l'ennesimo annuncio di fantomatici finanziamenti di cui non si vede poi l'esito. Sette mesi dopo questo spot, il "pieno recupero della struttura" è diventato una demolizione. Realizzata, a cantiere aperto, così:


Qui non siamo in un vicolo dimenticato e fuori mano. Siamo nell'unico punto ancora mezzo vivo del paese, nella piazza del municipio e delle scuole, del chiosco e del teatro. I bambini ci vanno a scuola e ci giocano di pomeriggio. I ragazzi più grandi ci passano le ore libere dopo cena. Lo hanno fatto anche in questi giorni di fortissimo vento, con questa roba sulle teste. Il sindaco, "estremamente soddisfatto", come recita lo spot, non se n'è accorto. Non se ne sono accorti i responsabili della scuola, gli assessori, i consiglieri, gli impiegati, i vigili urbani, i carabinieri, gli illustri dirigenti del sindacato che lotta per la sicurezza nel lavoro, e tutti gli altri, uomini di cultura, poeti, eroi, santi e navigatori, di passaggio.
Non è dato sapere se esistessero "canto" e "musica popolare" nella "Calabria magno-greca". Di sicuro, oggi, in questo lembo di Calabria, nel paese dove si inaugurano (e poi si chiudono) presunti centri di presunta protezione civile, una vergogna come questa è possibile. Anzi è normale. Sotto gli occhi, tra le orecchie, davanti alle bocche, cucite, di tutti. C'è un sacco di "memoria etnografica" a cui pensare, per preoccuparsi di guardare il presente.