domenica 30 settembre 2001

mercoledì 4 luglio 2001

sabato 30 giugno 2001

O popolo di vigili urbani!

Lunedì 18 giugno, in un clima di grande gioia popolare, si è celebrato il concorso per 11 posti di vigile urbano provvisorio.
Niente a che vedere con le scialbe, discrete e dimesse chiamate dell’Amministrazione precedente: questa volta l’evento era stato adeguatamente strombazzato, e di conseguenza ha acceso le speranze di molti, accorsi per mettersi sportivamente alla prova.
La primavera andreolese, checché ne dicano i suoi maliziosi detrattori, fruttifica dunque tutto l’anno! Rivelatasi subito sontuosa e matura, come “estate andreolese”, nell’indimenticabile serata di Radio Italia dello scorso anno (che, come tutti hanno visto, tanti benefici, economici e d’immagine, ci ha portato), oramai provvede pure, lungimirante e benigna, per l’autunno e per l’inverno: finalmente avremo due vigili in più anche nei mesi freddi: a settembre, ad ottobre, a novembre, e persino a dicembre! Veglieranno sulla malinconia che immancabilmente segue alla partenza dei turisti. Vigileranno sulla caduta delle foglie e consoleranno i tigli via via sempre più tristi. Redarguiranno gli ultimi rondoni attardati sui cornicioni. Proibiranno il ritorno dell’alluvione. Infine, per Natale e l’Epifania, faranno in modo che sia di nuovo rispettato, dopo il successo dello scorso anno, il divieto di parcheggio su Corso Umberto I.
Ma torniamo al concorso. Oltre 40 i candidati. Sotto l’amorevole patrocinio dei nostri Amministratori, chiunque ha potuto cimentarsi: donne e uomini, adulti e ragazzi, ricchi e poveri, scapoli e ammogliati, amici e conoscenti, parenti ed affini. Mentre la prima parte dell’esame si limitava al consueto quiz a risposta multipla, la seconda, per far sì che l’elemento umano prevalesse sulla fredda e spersonalizzante valutazione matematica (come ben si addice ad una democrazia popolare), consisteva nella redazione di un verbale.
In due non ce l’hanno fatta a superare il primo turno, ma sportivamente sanno che potranno rifarsi alla prossima occasione. Certo, si poteva evitare di mortificarli, bastava fargli occupare i due ultimi posti, in fondo alla graduatoria. Ma queste logiche buoniste e assistenzialiste appartengono al passato! Per tutti vige ormai il tempo della Legalità e del rispetto delle Regole!
I nostri Amministratori hanno peraltro, in occasione di questo concorso, dimostrato la propria autonomia e indipendenza, non curandosi affatto di chi (in questi giorni anche dalle pagine dei giornali…vedi Gazzetta del Sud del 20 e del 26 giugno) continua noiosamente ad invocare “capacità progettuale”, “meno apparenza”, “nuovi sistemi di reclutamento”, “meno potere discrezionale”, e altre stramberie del genere.
Qualcuno si è vantato di conoscere i risultati, e le risposte date, in anticipo. Ma si tratta dei soliti fanfaroni.
Alla fine tutti sono tornati a casa felici, non solo i vincitori: una vera festa di popolo, non solo di famiglia o di partito.
Unici delusi il signor Buongusto e la signora Equità, che, come tutti sanno, non sono mai contenti.

sabato 7 aprile 2001

documenti: Gli stregoni professionisti


GLI STREGONI PROFESSIONISTI
(da un volantino di Civitas per Sant'Andrea del 7 aprile 2001)

[...] L’associazione “Civitas per Sant’Andrea” è nata [...] per andare esattamente nella direzione opposta. Nessun rifiuto dei partiti politici e del loro ruolo ma solo dei pregiudizi e delle barriere di tipo ideologico. E’ nata per favorire il dialogo e il confronto di idee tra persone provenienti da diverse esperienze politiche, culturali e umane. Per affermare, a livello locale, la laicità della politica. Non è la prima e non sarà neanche l’ultima esperienza di questo tipo. La sua durata dipenderà dalla capacità di individuare i problemi della nostra comunità, di indicare soluzioni adeguate, e non certo dall’indice di gradimento degli “stregoni professionisti” che, dopo un primo tentativo di ignorarla, di fronte alle nostre cattive note di informazione si sono innervositi a tal punto da rivolgerle velenose parole di benvenuto: “Circolo delle parole perse”, “Associazione del nulla” e via di questo passo. Certo, l’Associazione Civitas per Sant’Andrea non rientra tra le tante che riescono a controllare o a piegare al loro progetto di comunità egemonizzata dai “padroni del vapore”. Ma ciò non basta per giustificare la virulenza dell’ennesimo attacco, offensivo delle persone, nei confronti dell’opposizione e dei suoi rappresentanti. Questi atteggiamenti, tipici delle persone che amano le polemiche quando sono all’opposizione e il silenzio quando sono al governo, che mal sopportano le obiezioni degli altri per cui si sentono autorizzati ad insultarli, li segnaliamo a quanti, in buona fede, invocano pacatezza dando credito alle loro dicerie: “l’opposizione è troppo dura e non ci lascia governare”. Tutti vedono nei Consigli comunali chi è pacato e chi è virulento; chi rispetta le regole del gioco e chi le calpesta. Non serve millantare, bastano i fatti.

Ma procediamo con ordine.

Nell’estate del 1996 apparve su “Quaderni Andreolesi”, che si pubblicava a cura della locale sezione del P.D.S., un articolo firmato con lo pseudonimo “Belfagor” dal titolo: “Gli Apprendisti Stregoni”. Mai titolo fu così azzeccato! Per tutti non fu difficile individuare i destinatari dell’ironico scritto, gli stessi, tra l’altro, cui era indirizzato un altro articolo, “La Talpa e i Buchi”, a firma di Domenico Frustagli, nello stesso numero di quel giornale.

Dopo qualche anno il machiavellico “Belfagor” è tornato, non sopportando più di rimanere nel chiuso. Impone la sua forza e sovverte tutti gli equilibri raggiunti con tanta fatica. Decide i nuovi assetti istituzionali locali e stabilisce, pure, che i nemici di ieri (gli apprendisti stregoni del 1996) sono gli amici di oggi, e viceversa. Il 18 marzo di quest’anno sottoscrive, con la sigla D.S., unitamente ai nemici del 1996, contro i nemici di oggi ed amici nel 1996, un velenoso volantino. Però non si accorge che il titolo è lo stesso: “Gli Apprendisti Stregoni”!

Gli apprendisti stregoni
E’ quindi un titolo ed un giudizio ricorrente, buono per tutte le stagioni, soprattutto per chi confida nella scarsa memoria dei cittadini. Gli amici di oggi sono stati protagonisti di una lotta fratricida senza quartiere, che hanno dimenticato in fretta, accomunati non da un unico nemico, come si vorrebbe far credere, ma da un comune obiettivo. Riconsegnare l’Amministrazione comunale ai rispettivi partiti per spendere altrove il risultato. E in questo, “gli stregoni professionisti”, hanno dimostrato di conoscere bene il loro mestiere. Solo a titolo di esempio, ricordiamo un illuminante articolo, sullo stesso fascicolo, a firma di Pino Piroso, contenente accuse di pesanti responsabilità (politiche s’intende) sulla vicenda della “clamorosa bocciatura”, da parte di una Giunta regionale di sinistra, del PRG proposto dalla sua Amministrazione. Accuse mai smentite o efficacemente rintuzzate “che fanno diventare tutto più chiaro”, anche per lui, “che non ci voleva credere e che iscrive di fatto a pieno titolo, certi personaggi, al partito di quelli che il piano regolatore non lo vogliono”! Ogni altro commento è superfluo.

Fallimenti
Al comune di S. Andrea c’è stato, ad oggi, un solo fallimento, avvenuto nel 1991: “il DISSESTO FINANZIARIO”, chiuso nel 1999 da chi allora amministrava, anche attraverso il conferimento al Commissario liquidatore della somma di £. 500 milioni, circa, per saldare i debiti pregressi.

Chi amministrava nel 1991, invece, non ha saputo evitare lo scioglimento del Consiglio comunale (rivelatosi alla fine, comunque, un grossolano errore) che tuttavia ha comportato la venuta a Sant'Andrea di ben tre “Commissari Straordinari” che vi sono rimasti per quasi due anni e mezzo con costi rilevantissimi per il Comune. Ma non è tutto. Essi non hanno saputo utilizzare alcune leggi dello stato (1988) per pagare, senza una lira a carico del bilancio comunale, le aree espropriate della “167”; l’area Jannoni (mq 5.000); i debiti con l’impresa Dominijanni (residui di ben 5 lavori); la fornitura d’acqua alla Regione per gli anni 1990 – 1995 (£. 300 milioni); gli impressionanti importi per spese legali; le competenze tecniche spettanti a vari progettisti per incarichi dati senza il finanziamento delle opere; gli indennizzi per danni da incendio il località Briga alla famiglia Frustagli; gli interessi pagati al Tesoriere comunale Bruno Valenti per anticipazioni di cassa o quelli pagati alla Cassa Depositi e Prestiti per ritardato pagamento di alcune rate di ammortamento dei mutui (vedi palestra). OLTRE A MILLE ALTRI PIU’ MODESTI DEBITI che è difficile enumerare, come i cinque anni di abbonamento arretrato ad una rivista della Maggioli. A sommare tutti questi debiti si arriva a MILIARDI, ed a pagarli è stata la precedente Amministrazione presieduta da Ciccio Cosentino.

Agli ”stregoni professionisti” si deve ancora un’Amministrazione democratica di ultra sinistra (nov. 93 - mar. 95) che, a seguito della nomina del Commissario ad acta per il PRG, si è frettolosamente data alla fuga causando la venuta a S. Andrea di altri due Commissari (mar. 95 – nov. 95). Viene da chiedersi: perché si sono scandalizzati solo per il Commissario del PRG ed hanno taciuto per la Commissione straordinaria, per i commissari prefettizi Spadaccini e Rotella, per il Commissario che ha dovuto approvare un loro conto consuntivo, per quello che ha dovuto assegnare i lotti del Piano di Zona della “167” dopo una loro frettolosa quanto improvvida “preassegnazione”?

Questi sono fatti inconfutabili sui quali possiamo aspettarci solo AMENITA’ da chi è abituato a dirle.

Ex Sindaco
Se quest’ultimo era così nefasto non si capisce perché i Ds lo hanno proposto, appoggiato e sostenuto per circa 4 anni o perché non lo hanno ufficialmente sfiduciato.

Intanto, se egli non avesse risanato le finanze del Comune non sarebbe stato possibile concedersi, ad agosto del 2000, il lusso di spendere circa 40 milioni per una festa di piazza di una sola serata. La necessità di dare un aiuto esterno all’Ufficio tecnico per “l’eccessivo carico di lavoro dovuto all’avvio delle procedure tese alla realizzazione di un cospicuo numero di opere pubbliche” (come recita la delibera d’incarico n. 77 del 27.04.2000) è l’implicita ammissione dei risultati concreti raggiunti dalla passata Amministrazione.

Di lui scrivono, inoltre, che “i fallimenti sul piano delle scelte urbanistiche sono entrati nella storia di S.Andrea” con ciò dimostrando di essere incauti. Giova, appunto, ricordare che a lui sono legate le seguenti realizzazioni in materia: a) Programma di fabbricazione e Regolamento edilizio ancora vigenti; b) il Piano di Zona per l’edilizia economica e popolare; c) il Piano di Recupero per il centro storico; d) due tentativi di Piano per gli insediamenti produttivi (Piano PIP); e) una Variante generale al Programma di Fabbricazione da nessuno contestata sul piano dei contenuti; g) una Variante generale al Piano di Zona; h) Un Piano per l’utilizzazione dell’arenile; i) l’incarico per la redazione del Programma pluriennale di attuazione (ex art. 13 legge Bucalossi); l) una appassionata battaglia per la lottizzazione CO.ME.TA. contro i tentativi di alterarne i parametri tecnici ed urbanistici; m) diverse lottizzazioni e convenzioni in anni in cui pochi Comuni riuscivano ad attuarle; n) gli insediamenti Fego, Silipà, Mirarchi e Viale A. Moro; o) l’aver presieduto, per 15 anni, la Commissione Edilizia con grande senso di responsabilità ed equità anche se, appena eletto Sindaco, si tentò di metterlo in difficoltà con le dimissioni – in fotocopia – dei componenti; p) una variante alla lottizzazione “Euroluci” (Fego) e la conseguente opportunità di concordare una nuova convenzione per poter servire di rete fognante il primo insediamento abitativo di quella località.

Non male per un “apprendista stregone”!

Gli “stregoni professionisti”, invece, dovrebbero spiegare ai Cittadini alcune cose: a) cosa prevedeva il Piano predisposto dall’Amministrazione Bruno Genco? Per colpa di chi è stato bocciato (dopo 8 anni da una Giunta regionale di sinistra) il P.R.G. predisposto dall’Amministrazione Piroso? Chi ha voluto il cavalcavia al torrente Bruno e nulla ha fatto per il sottopasso al Cupito, tanto che le FF.SS. hanno chiamato ai danni il Comune? Chi ha condotto battaglie per l’acqua cultura ed il capannone della “Sentinella” dei Lucifero? Chi è responsabile (per averlo accettato senza battere ciglio) del disastro ambientale causato dal taglio di migliaia di piante di ulivo secolari ad “Unusa” e a “Taverna”? Che cosa è stato fatto in un anno, per la Pineta, dopo il taglio delle piante bruciate voluto e progettato dalla passata Amministrazione, attraverso l’utilizzazione del finanziamento regionale che prevedeva, tra l’altro, una parziale ricostruzione? Che fine hanno fatto i progetti: Lungomare 1° lotto; Completamento Palestra; Sistemazione verde pubblico in Marina; i lavori del Palazzo Calabretta; ecc.?

E potremmo continuare e chiedere conto di altre pratiche avviate dalla passata Amministrazione come: la Captazione sorgente Giudeo; la Metanizzazione in Marina; l’Acquisto dello Scuolabus; i contributi del Giubileo; la Strada della Montagna, la strada Carenci-Malarra; i Collegamenti al Depuratore; la Sistemazione esterna della Scuola Materna in Marina; il taglio di un lotto boschivo in montagna; il potenziamento della rete idrica in paese e in marina; la strada Lenze-Ciosani; il recupero di casa D’Amica; il progetto di messa a norma degli impianti elettrici alle Scuole, in Municipio, in Caserma, ecc. ecc. ecc.

Questi fatti costituiscono una buona eredità per l’attuale Amministrazione e non possono essere disconosciuti solo con le parole! Ci vogliono altri fatti. Li aspettiamo.

Presidente
Ma l’ex Sindaco non è stato il solo bersaglio degli strali velenosi degli “stregoni professionisti”. Stessa sorte è toccata a Gerardo Frustaci, tirato in ballo e insultato, assieme a tutta l’Associazione di cui è presidente, col pretesto di un articolo scritto da Bruno Valenti, come capogruppo di Governo Comune, si dice “circa due anni fa” . Peccato però che due anni fa Bruno Valenti non fosse più da tempo il capogruppo di Governo Comune, surrogato in questo ruolo dall’attuale Segretario del Prc Feder. di CZ (settimo dei non eletti nella sua lista), e che il cosiddetto Foglio di militanza comunista avesse già chiuso i suoi faziosi battenti, giusto in tempo per evitare di pubblicare le pesanti accuse contenute nella lettera di dimissioni di un componente del direttivo di quel partito! In realtà, l’articolo in questione è datato 14 luglio 1996 e non ha per bersaglio l’allora capogruppo di maggioranza bensì il Pds e il Ppi! Una svista di non poco conto che la dice lunga sulla buona fede di certi soggetti politici. Ma a queste censure, e a questi abbagli strumentali, siamo abituati.

Rimane il fatto che pretendono di indagare anche sotto il vestito…del Presidente dell’Associazione Civitas per Sant’Andrea alla ricerca del “niente”. Infatti, niente ha da nascondere o da far dimenticare. Niente da contrabbandare o millantare. Si è dedicato e si dedica con entusiasmo alla politica locale senza alcun interesse personale. Ha contribuito, nell’Amministrazione precedente, alle realizzazioni di cui sopra. Fa parte del Consiglio Direttivo della Pro-Loco (che lor signori considerano buona o cattiva a seconda dei momenti) e di molte altre associazioni senza fini di lucro e senza obiettivi di carriera. E’ semplicemente un indipendente di sinistra e non ha mai cambiato bottega, casacca o colore. Non ha mai assunto cariche per aver surrogato gli aventi titolo e diritto; non persegue scalate a posizioni di partito impiegando la politica al servizio di se stesso; non ha determinato disastri amministrativi e finanziari nel nostro Comune. Scusate se è poco!

Il Piano Regolatore Generale
Sul P.R.G. la maggioranza continua a vendere fumo. Non si capisce infatti cosa abbia fatto finora, in proposito, se non una pelosa delibera di C.C. che chiedeva la revoca del Commissario ad acta, dopo 9 mesi dall’insediamento, solo per soddisfare la coerenza del Prc che ne ha fatto, per sei anni consecutivi, un cavallo di battaglia della sua azione politica, tanto da pretenderne l’inserimento nel programma elettorale.

Ma il PRG, che da un mese è stato consegnato al “Comune” e rimane a tutt’oggi in visione di pochi eletti e di nessun elettore, quale Piano è? Non è quello fortemente voluto dalla passata Amministrazione e per il quale ha lavorato una Commissione di cui facevano parte autorevolissimi esponenti dell’attuale maggioranza, uno dei quali è stato, addirittura, relatore ufficiale in C.C.? E’ vero, o non è vero, che lo stesso si è trovato nella necessità di difendere le scelte unanimi della Commissione dagli attacchi polemici e strumentali del rappresentante di Governo Comune attuale Capogruppo di maggioranza?

L’Amministrazione comunale, in coerenza con quanto sempre preteso dal Prc ha sempre affermato, fino al 31 gennaio u.s. nella Delegazione comunale, che “il PRG deve tornare alla esclusiva competenza del Consiglio comunale che è l’unico legittimato ad adottarlo”.

Se il Commissario non è stato rimosso non è merito o colpa di nessuno. Resta il fatto che la notizia diffusa dalla maggioranza, con enfasi e soddisfazione, era e resta una “grande BUFALA”.

La vera bufala! Chi rappresenta chi
Specifichiamo che a S. Andrea la Minoranza, il suo Capogruppo e i suoi Consiglieri comunali, assieme all’Associazione, hanno rappresentato e rappresentano circa 700 elettori che hanno votato alzando la testa e gli occhi, da uomini liberi. Che gli stregoni professionisti non riescano a capirlo, non ci stupisce più di tanto.

Conclusione
Il regista americano Oliver Stone intervistato dal TG1 per il suo film sul Vietnam “Platoon”, dichiarò testualmente: “esistono uomini che non riconoscerebbero la verità nemmeno se questa gli mordesse il… sedere”. Peccato che non sia amico personale di nessuno di noi. Lo avremmo invitato a S. Andrea per una tavola rotonda sull’argomento.
Il “buon appetito” si riferiva al “pane per i vostri denti”, cioè alla polemica. Questa volta vi facciamo gli auguri di buona digestione e, per non essere equivocati, precisiamo che sono riferiti alla nostra presenza, alla quale, purtroppo, dovete rassegnarvi.

S. Andrea Jonio, 07 aprile 2001
Associazione Civitas per Sant’Andrea